Il cambiamento climatico, diretta conseguenza del riscaldamento del globo terrestre a causa dell’azione dell’uomo, si manifesta anche con eventi atmosferici di particolare intensità. Il surriscaldamento del globo causa infatti lo spostamento violento di masse d’aria, creando i presupposti per eventi atmosferici particolarmente gravi e, purtroppo, ormai assai più frequenti che in passato.

Il 2023 è stato caratterizzato da fenomeni temporaleschi di forte intensità sul nord Italia, con venti di eccezionale intensità e grandinate particolarmente intense: sono stati registrati danni sia ai tetti delle case, sia ai pannelli fotovoltaici, ma occorre notare che si è trattato di danni, tutto sommato, contenuti, visti i fenomeni metereologici accaduti.

È infatti bene ricordare che tutti i pannelli fotovoltaici, per poter essere immessi sul mercato europeo, devono essere testati secondo un rigido protocollo definito dalla norma CEI 61215; tale norma definisce le caratteristiche meccaniche dei pannelli (resistenza dei pannelli alla pressione del vento, resistenza allo strappo, e anche resistenza alla grandine). Per fare un esempio, si pensi che la resistenza meccanica dei pannelli viene testata sparando delle sfere di ghiaccio del diametro di 25mm alla velocità di 80 kilometri, e che i pannelli non devono risultare minimamente danneggiati. Tale test simula gli effetti di una grandinata di fortissima intensità; non a caso, il danneggiamento di pannelli a seguito di grandinate è evento molto raro.

Nei rari casi in cui i pannelli sono stati danneggiati a seguito delle grandinate eccezionali del 2023, sono stati registrati anche danni alla copertura (sia essa in laterizio – coppi e tegole, sia essa in lamiera coibentata). Il vento forte può causare altri danni: le coperture del tetto, specie se di lamiera coibentata, possono essere “strappate via”, portando con sé i pannelli fotovoltaici (è bene ricordare che i pannelli montati complanari rispetto alla copertura non aumentano la forza a cui la copertura stessa è soggetta in caso di vento). Nel caso di tetti piani, un buon sistema di ancoraggio delle zavorre previene i fenomeni di separazione delle stesse a seguito di venti di forza eccezionali.

In sintesi: un impianto fotovoltaico realizzato da esperti non comporta un rischio maggiore (di danneggiamento) rispetto alla copertura del tetto. Resta comunque sempre consigliabile, visto il cambiamento climatico in corso, assicurare la propria abitazione contro i danni dovuti al meteo, ricordandosi di estendere la copertura assicurativa anche all’impianto fotovoltaico. In questo caso, il premio assicurativo risulterà leggermente più alto, ciò è dovuto alla maggiore somma assicurata e non, come si pensa, al maggior rischio (rispetto al tetto stesso) di danneggiamento dei pannelli.

L’assicurazione coprirà anche le componenti elettroniche (inverter) in caso di fulmini: tali componenti sono suscettibili di danno al pari di tutte le componenti elettriche ed elettroniche presenti nell’abitazione.