Cos’è un sistema di monitoraggio?

Con sistemi di monitoraggio si intendono quei dispositivi che lavorano insieme per registrare e riportare tutti i dati utili al controllo del funzionamento di un impianto fotovoltaico. Al giorno d’oggi questi dispositivi sono quasi sempre in grado di comunicare con la rete internet per fornirci i dati d’interesse a distanza, che sono facilmente consultabili da applicazioni e siti web dedicati.

Esistono diversi tipi di sistemi di monitoraggio?

L’inverter dell’impianto fotovoltaico costituisce il punto di partenza per il monitoraggio. Dall’inverter si conosce la potenza in produzione dell’impianto fotovoltaico e l’energia da esso prodotta in un determinato intervallo di tempo (giorno, settimana, mese, anno). Quest’unico parametro può essere sufficiente, per qualcuno, per verificarne il corretto funzionamento.

Per un’analisi più approfondita è possibile dotare l’inverter di un meter e dei relativi sensori di corrente (TA). Alcuni inverter ibridi, in grado di lavorare con batterie di accumulo, hanno già questi sistemi integrati. L’inverter, collegato all’impianto elettrico generale, sarà così in grado di rilevare anche l’energia elettrica prelevata ed immessa in rete in ogni momento.

Esistono anche strumenti di terzi, che possono interfacciarsi con gli impianti fotovoltaici più vecchi. In questo modo sarà possibile avere le stesse informazioni utilizzando l’applicazione apposita.

Sistemi di monitoraggio nel privato

L’utilizzo di un sistema di monitoraggio è fondamentale per verificare agevolmente che l’impianto funzioni e che non abbia subito interruzioni. Attraverso l’applicazione dedicata è infatti possibile avere un report di eventuali errori di funzionamento e osservare che i parametri riportati siano in linea con quelli abituali o attesi.

Il monitoraggio è particolarmente utile anche per gestire situazioni critiche come i blackout con sistema EPS, permettendo di verificare il corretto passaggio alla modalità di emergenza. BP srl inserisce nel suo database ciascuno degli impianti realizzati.

In questo modo, in caso di necessità, possiamo monitorare parallelamente ai nostri clienti i propri impianti fotovoltaici, potendo così garantire un’assistenza rapida ed efficace in ogni situazione.

Un ulteriore aspetto molto importante per un privato è quello di poter monitorare in modo preciso i propri consumi e quanto effettivamente il proprio impianto produce. Grazie alla moltitudine di dati forniti da un meter con sensori di corrente, è possibile, per esempio, conoscere la distribuzione dei propri consumi nell’arco della giornata (1) e confrontarla con la produzione dell’impianto (2). Questo permette di studiare in modo preciso la potenziale efficacia di un’integrazione all’impianto fotovoltaico di un sistema di accumulo. Molti clienti si affidano a noi per una consulenza in merito.

Monitoraggio per aziende e pubbliche amministrazioni

Per le aziende e per le pubbliche amministrazioni, che necessitano di impianti fotovoltaici con una potenza media molto più elevata, il monitoraggio è ancora più importante. Quello che BP srl offre ai suoi clienti di questo tipo, è un vero e proprio servizio di monitoraggio. Siamo noi stessi che ci occupiamo giornalmente di verificare il corretto funzionamento dell’impianto e gli eventuali errori. Questo ci permette di intervenire in maniera molto più rapida ed efficace qualora fosse necessario. In questo modo ai nostri clienti non resta alcuna preoccupazione.

Vi riportiamo l’esempio di un’azienda nostra cliente, che dispone di un impianto fotovoltaico da 200 kWp. Questo impianto è in grado di produrre, nel mese di giugno, fino a 1250 kWh in un giorno (3). E produce in un anno circa 230 000 kWh (4). Capite bene che qualora l’impianto fotovoltaico restasse spento anche solo per qualche giorno in seguito ad un guasto, ne risulterebbe un certo danno economico, considerando che un chilowattora comprato dalla rete costa circa 0,25 €.

Recap sui sistemi di monitoraggio

In conclusione, dotarsi di un sistema di monitoraggio rappresenta una scelta strategica per garantire il massimo rendimento e la piena efficienza dell’impianto fotovoltaico nel tempo. Grazie a un controllo costante e preciso dei parametri di funzionamento, è possibile individuare tempestivamente eventuali anomalie, ridurre i tempi di fermo e ottimizzare le prestazioni complessive. BP Srl supporta aziende, enti e privati nella progettazione e gestione di soluzioni di monitoraggio su misura, pensate per trasformare la manutenzione in un’attività preventiva e consapevole, capace di proteggere il tuo investimento e assicurare energia pulita, efficiente e sostenibile ogni giorno.

FAQ

1. L’app di monitoraggio mi dice solo quanto produco o anche cosa consumo? Dipende da come è configurato il sistema. Il monitoraggio base (solo inverter) ti dice solo quanto produce l’impianto. Per conoscere i consumi e l’autoconsumo (quanta energia usi direttamente) è necessario installare un energy meter (contatore intelligente) aggiuntivo all’interno del quadro elettrico, che misura i flussi di energia da e verso la rete.

2. Che differenza c’è tra il monitoraggio che vedo io sull’app e quello che vede l’installatore? L’app utente è pensata per essere semplice: mostra produzione, consumi e risparmio. Il portale tecnico dell’installatore (monitoraggio da remoto) è molto più avanzato: legge i parametri elettrici di ogni stringa (tensioni, correnti), riceve codici di errore specifici dall’inverter e può eseguire diagnosi tecniche a distanza, spesso prima che l’utente si accorga del problema.

3. Come posso usare attivamente l’app di monitoraggio per risparmiare di più? Guardando i dati in tempo reale. Se durante il giorno vedi sull’app che stai producendo 3 kW ma ne stai consumando solo 0.5 kW, significa che stai “regalando” (immettendo) 2.5 kW alla rete. Quello è il momento perfetto per accendere gli elettrodomestici energivori (lavatrice, lavastoviglie, pompa di calore) e usare la tua energia gratuita, massimizzando l’autoconsumo.

4. Il mio vecchio impianto non ha un’app. Come funziona l’aggiornamento menzionato nell’articolo? Per gli impianti “vecchi” (spesso quelli installati con i primi Conti Energia) che non sono connessi a Internet, si possono installare dei dispositivi di “retrofit”. Si tratta di centraline o “data logger” di terze parti che si collegano fisicamente all’inverter (spesso tramite porta seriale) e a un contatore aggiuntivo, per poi trasmettere i dati al WiFi e renderli disponibili su una nuova app.

5. L’app mi segnala un calo di produzione. È sempre un guasto? No, non sempre. La prima causa di calo produttivo è il meteo (nuvole, pioggia). Un segnale di guasto o anomalia (es. pannelli molto sporchi, un’ombra cresciuta) si ha quando, in una giornata di pieno sole, l’impianto produce significativamente meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, oppure se un impianto con ottimizzatori segnala un pannello specifico con performance inferiori.

6. Il monitoraggio può aiutarmi a decidere se installare una batteria di accumulo? Sì, è il suo scopo principale dopo l’installazione. Analizzando i dati di un anno (specialmente i grafici di immissione), l’app mostra quanta energia produci ma non usi istantaneamente (e che quindi immetti in rete). Questo dato è fondamentale per dimensionare correttamente una batteria di accumulo, evitando di comprarne una troppo grande o troppo piccola.

7. Il monitoraggio a livello di inverter o a livello di singolo pannello è diverso? Sì, molto. Il monitoraggio standard (a livello di inverter) ti dà la produzione totale. Se un pannello è sporco o difettoso, vedi solo un leggero calo generale, difficile da identificare. Il monitoraggio a livello di singolo pannello (tipico di inverter con ottimizzatori o microinverter) ti fa vedere la produzione di ogni modulo, identificando immediatamente quale pannello ha un problema.